Il 2016 è stato un anno di seria difficoltà per le aziende, e si prevede che il 2017 sarà ancora peggio.
infatti purtroppo sono più le aziende che chiudono di quelle che aprono, e anche le aziende attive stanno fatturando meno degli anni scorsi,
pensa che nel 2016 hanno chiuso circa 142.000 aziende…
quindi se non sono gli incassi ad aumentare,
per non chiudere il bandone e continuare a mantenere le nostre famiglie,
siamo sempre alla ricerca di meccanismi per abbattere i costi e per pagare meno tasse.
Avere un dipendente può gravare sui costi della nostra azienda quindi ora sta andando di moda usare i Voucher.
Cosa sono i Voucher? Se non lo sai, i voucher sono quei fogliettini del cavolo che tu dai al tuo dipendente per pagarlo senza assumerlo e quindi ti fanno risparmiare su contributi, ferie, malattia e liquidazione.
Per il lavoratore è sicuramente svantaggioso, ma se a lui sta bene qual’è il problema?
Che siccome è un trucchetto facile e alla portata di tutti gli imprenditori se ne è abusato, ed abusandone, lo stato se ne è accorto e ha cambiato le carte in tavola.
Un po come all’epoca andava di moda farsi la tesserina di TELE+ pirata, finchè erano in 4 gatti, non davano nell’occhio, ma quando il 50% degli abbonati era pirata, allora si è reso necessario il giro di vite.
Infatti mentre fino a poco per attivare un voucher bastava andare sul sito dell’INPS e dichiarare il periodo di lavoro ed era facilissimo dichiarare meno ore di lavoro di quelle reali,
oggi non è più cosi.
Da ottobre quando attivi un voucher sul sito devi anche inviare un’email all’INPS del tuo territorio scrivendo esattamente gli orari in cui si svolgerà il lavoro del dipendente.
In questo modo si ha una tracciabilità dell’uso dei voucher, ma la prima conseguenza immediata è che già da ottobre stanno girando controlli da parte di Ispettorato sul Lavoro, dell’INPS ed altri organi di controllo per verificare se le ore che hai dichiarato nell’email sono quelle in cui effettivamente il lavoratore ha lavorato da te.
Praticamente ogni volta che inserisci un voucher sul sito dell’INPS e gli invii quella fatidica email vieni inserito in una lista di aziende da dover controllare,
è come se accendessi sul tetto della tua azienda un faro come quello per chiamare Batman che segnala alle autorità che uno di questi giorni dovranno venire a sorpresa a verificare che uso fai dei voucher.
Mandare QUELLA email all’INPS è come chiedergli esplicitamente di venirti a trovare.
Lo sai vero che una volta che sono all’interno della tua azienda non si limitano a controllare gli orari di voucher di chi sta lavorando ma controllano anche tutto il resto?
E cosa si intende con “tutto il resto”?
Già dal 2015 il lavoratore a Voucher viene considerato come “lavoro subordinato” e quindi viene regolato secondo le stesse leggi per la sicurezza sul lavoro che riguardano i dipendenti assunti.
Forse non sei pratico delle normative, cerco di spiegartelo sinteticamente in due parole:
Dal momento in cui nella tua azienda hai anche solo un “lavoratore subordinato”, che sia
- un dipendente part time o full time,
- un socio che lavora con te,
- uno stagista o apprendista,
- un lavoratore con contratto a chiamata,
- un lavoratore a voucher,
- o addirittura anche un volontario!
Devi rispettare una precisa serie di normative dettate dal Dlgs 81/2008:
- Scrivere il Documento Valutazione dei Rischi. Che è fascicolo lungo e dettagliato specifico per la tua azienda. Se non lo conosci in fondo all’articolo troverai il link DEL PORCO DIO.
- Formare te ed il tuo personale partecipando ad una serie di corsi per la Sicurezza, il Primo soccorso e l’Antincendio
- Fare le visite mediche periodiche a tutto il personale.
Devi sapere anche che in caso di un controllo, se ti fai trovare impreparato finirai per prendere un verbale, e fidati, per ogni singolo documento o corso mancante di quelli che ho scritto su,
le multe iniziano con almeno 3 zeri.
E tutte prevedono anche una sanzione penale accessoria.
Quando vengono da te gli ispettori hanno una lista precisa di cose da controllare quindi non c’è nemmeno la speranza che si dimentichino di chiederti qualche documento.
Ora, non voglio metterti il terrore degli ispettori. Loro non fanno altro che fare il loro lavoro e fidati di me, capiscono benissimo le difficoltà degli imprenditori e se possono chiudere un occhio lo fanno tranquillamente, quindi trattali bene e sii sempre gentile e disponibile.
Attenzione però, quando dico chiudere 1 occhio, dico 1. Non possono di certo chiuderne due.
Quindi considerando che anche standoci attenti qualcosa fuori posto c’è sempre,
e farti cogliere impreparato potrebbe rivelarsi un errore fatale per la tua azienda,
è meglio prepararti subito a fargli trovare in regola almeno le cose che sappiamo per certo che ti chiederanno.
Tirando le conclusioni finali il consiglio che voglio darti è che se non c’è un reale bisogno di “lavoro accessorio” ti sconsiglio di utilizzare i voucher per chi lavora per te abitualmente e piuttosto valuta la sua assunzione o almeno il contratto a chiamata e ti ricapitolo i motivi:
- inviare l’email all’inps con gli orari è come buttarsi della benzina addosso aspettando che arrivi una fiamma
- la sicurezza sul lavoro dovresti farla in entrambi i casi
- un uso improprio dei voucher è evasione fiscale
- il tuo dipendente a voucher viene privato di molti dei suoi diritti
- un uso improprio dei voucher è comparato allo sfruttamento sul lavoro
Se sei uno di quegli imprenditori a cui anche solo a nominare le parole “CONTROLLO”, “ASL”, “ISPETTORATO DEL LAVORO” ti far venire la pelle d’oca ed inizi a sudare freddo allora probabilmente ancora non hai trovato il professionista giusto.
Se ti sei stancato di vivere nella paura di un “probabile” controllo
e vuoi invece accettare il fatto che invece prima o poi arriverà
e quel giorno DEVI farti trovare pronto,
allora inserisci qui sotto la tua email così ti ricontatterò per fissare un appuntamento con me dove senza impegno analizzeremo insieme la tua situazione attuale per aiutarti a capire cosa c’è da sistemare per stare tranquillo.